Marlene Kuntz: recensione concerto a Rende (CS), Teatro Auditorium Unical, 27 novembre 2014

In quasi due ore di concerto, i Marlene Kuntz hanno proposto per intero Catartica, le cui canzoni sono state inframmezzate da quelle del recente Pansonica. Chitarre stuprate, ballate sexy e qualche lacrima di commozione tra il pubblico nel finale

Marlene Kuntz

Rende (CS), Teatro Auditorium Unical, 27 novembre 2014

live report

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recensione-marlene-kuntz-rende-teatro-auditorium-unical-27-novembre-2014Festa Mesta, Sonica e Nuotando nell’Aria: è il tris del gran finale del concerto dei Marlene Kuntz a Rende (Cosenza). Come se il pubblico non ne avesse avuto ancora abbastanza, arrivano questi tre schiaffi in faccia a lasciare tutti i circa 800 intervenuti col sorriso stampato in faccia.

Marlene ormai è una vecchia signora. Il nucleo originale del progetto risale addirittura a 26 anni fa e Cristiano Godano ancora non ne faceva parte, come lui stesso racconta a metà concerto. C’erano solo Luca Bergia (batteria) e Riccardo Desio (chitarra) a tracciare gli abbozzi di alcune delle canzoni che poi sono state completate in quartetto (allora al basso c’era Dan Solo, oggi c’è l’ottimo Luca Saporiti) e che sono finite nel folgorante album di debutto, Catartica. Disco che oggi compie 20 anni e le cui celebrazioni sono accompagnate dall’uscita di Pansonica e da questo tour.

L‘Auditorium dell’Università della Calabria è una struttura davvero molto bella e comoda, con un’acustica molto buona (ma non ottima!), ma è un teatro che risulta coercitivo per un concerto rock in piena regola come questo. Siamo infatti tutti obbligati a rimanere inchiodati nelle nostre poltrone; Cristiano ci vede scalpitanti e ci invita a scendere a bordo palco (che è a filo con la prima linea di poltrone), ma nulla da fare, il personale dell’Auditorium ce lo impedisce. Ci si riprova all’inizio dei bis e stavolta tutti s’assiepano sotto. Falso allarme. Dopo Ruggine si accendono le luci in sala e se non si torna ai propri posti non si prosegue. Il pubblico reagisce in maniera composta ed educata, pochi minuti e si ricomincia.

In quasi due ore di concerto, i Marlene Kuntz hanno proposto per intero Catartica, le cui canzoni sono state inframmezzate da quelle del recente Pansonica, materiali che erano stati lasciati incompiuti e portati a termine la scorsa estate. Il tutto suona come solo i Marlene sanno fare: acidi, abrasivi, capaci di stuprare le loro chitarre o di farle muovere nella più sexy delle ballate, il tutto condito con una dose di poesia che nel gran finale, Nuotando nell’Aria, fa spuntare più di qualche lacrima.

Dopo un concerto davvero soddisfacente non rimane che una domanda: dopo il bagno di folla di questo tour, che li ha visti riabbracciare le sonorità noise degli esordi, i Marlene avranno il coraggio di tornare alle atmosfere più meditative che hanno caratterizzato gli album degli ultimi anni?

Scaletta / set-list concerto Marlene Kuntz, Rende, Teatro Auditorium Unical, 27 novembre 2014

  • Mala mela
  • 1° 2° 3°
  • Fuoco su di te
  • Giù giù giù
  • Gioia (che mi do)
  • Canzone di domani
  • Donna L
  • Oblio
  • Parti
  • Lieve
  • Trasudamerica
  • Sig. Niente
  • Capello lungo
  • Merry X-mas
  • M.K.
  • Ruggine
  • Sotto la luna
  • Festa mesta
  • Sonica
  • Nuotando nell’aria

La nostra intervista a Cristiano Godano in occasione dell’uscita del suo libro (2008)

e quella ai Marlene Kuntz (sempre del 2008)

 

 

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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