Intervista ai Jonathan

Hanno aperto con grandissimo successo l'unica data data italiana degli Editors. Conosciamo meglio i Jonathan, una band su cui scommettere

Prima del 28 novembre, quando hanno aperto l’unica data italiana degli Editors, credo che molti pochi far gli appassionati di musica, conoscessero i croati Jonathan. Dopo quella data, come loro stessi hanno raccontato nell’intervista, i fans italiani sono aumentati notevolmente, probabilmente intrigati da un sound post punk molto vivace che ricorda parecchio la verve dei primi Interpol ormai leggermente calata negli ultimi due lavori.

Jonathan

 

ROCKSHOCK:  Ciao ragazzi (Jonathan nda), quando gli organizzatori del tour degli Editors hanno annunciato che voi sareste stati l’open act, sono andato su iTunes ad ascoltarmi il vostro bellissimo Bliss. Sono rimasto davvero colpito dalle sonorità e dagli arrangiamenti, e anche le nuove tracce Try To Get Even e Juvenile sono molto forti. Volete raccontarci qualcosa della vostra band? Come vi siete formati?

JONATHAN: Ciao Fabio, è davvero bello sentire ciò. La nostra band si è formata 4 anni fa; facevamo già parte di diverse band e alcuni di noi avevano anche suonato insieme. Nell’autunno 2011 a Fiume si è svolto un evento chiamato „Slobodna energija“ che era una sorta di evento in memoria di Bada, il fratello di Ziro, cantante di una famosa band hardcore croata degli anni ’90. Ci siamo trovati lì e riuniti per alcune prove e si è creata una bella sinergia, per noi quella musica aveva un grande significato, come mai nulla prima di allora. Nel 2012 abbiamo pubblicato il nostro primo ep Maggie e a breve abbiamo allargato la nostra fanbase, aumentata esponenzialmente dopo la pubblicazione del primo album Bliss nel 2013. Da lì a suonare nei principali festival croati e ad allargare anche il tour è stato un attimo.

RS: Come vi ispirate nella composizione delle canzoni?

J: Nasce tutto spontaneamente. Come ti dicevo prima, abbiamo fatto parte di diverse band, ma solo incontrandoci abbiamo capito di non esserci mai espressi completamente. Già dalle prime prove è nato tutto in amneira naturale, sia la nostra amicizia che il nostro sound.

RS: Com’è la scena musicale in Croazia? Venni qualche anno fa in vacanza e ricordo che la maggior parte della musica che sentii proveniva dagli Usa o dall’UK.

J: La maggior parte della musica che si trova nei media, viene da band provenienti da paesi anglofoni e la Croazia non fa eccezione. La scena musicale croata è praticamente locale ed è soprattutto di musica balcanica con rare eccezioni che provano a rompere il ghiaccio, ma coloro che sono riusciti a farlo sono davvero pochissimi.

RS: Solitamente le band inglesi portano band inglesi come open act, come vi siete fatti notare dagli Editors? Com’è andare in tour con una band del genere?

J: Direi sia vero, è abbastanza insolito tutto ciò. Abbiamo aperto il live degli Editors a Zagabria nel 2014, dopodichè con varie peripezie siamo riusciti ad entrare in contatto col loro booking che ha gestito questo mini tour 2015. Per noi sono stati gli shows più grandi, importanti e migliori che abbiamo mai avuto.

RS: Il vostro live a Bologna è stato molto apprezzato, pensate che tornerete?

J: Lo speriamo davvero; abbiamo molti nuovi fans italiani, sembra che abbiamo fatto una buona impressione.

RS:  E del nuovo album volete darci qualche anticipazione?

J: Stiamo lavorando ora al nuovo album ma non ci sono ancora anticipazioni. Tutto quello che possiamo dire è che per noi sarà un grande passo avanti. La data di uscita è prevista per l’aprile 2016, ma non è ancora una certezza.

RS:  Non vedo l’ora di sentirlo. Grazie per la disponibilità e vi auguro ogni bene.

J: Grazie a te per l’intervista, Fabio, ti forniremo news appena possibile.

 

 

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