Bruno Bavota Ensemble: La Casa Sulla Luna

Se vi piace la musica dei compositori Allevi ed Einaudi o avete bisogno di qualcosa che vi trasporti lentamente con le note di un pianoforte, allora La Casa Sulla Luna, secondo disco di Bruno Bavota, è quello che fa per voi

Bruno Bavota Ensemble

La Casa Sulla Luna

(CD, Lizardrecord)

modern classical

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“Less is more”. Così diceva il celebre fotografo di Vogue Irving Penn. Sostenendo che, togliendo maggiori elementi possibili a una fotografia e lasciando quelli essenziali, essa diventa più espressiva e attraente.

Questa citazione mi è tornata alla mente ascoltando le canzoni del compositore Bruno Bavota contenute nel suo secondo album La Casa Sulla Luna.

Riscoprire l’essenzialità della musica rimanendo moderni, accompagnarla con un pianoforte e arrivare lì, dritto dove deve arrivare. A riempire dolcemente l’aria fino ai nostri timpani.

Così, senza troppi inutili fronzoli, Bruno Bavota ci regala l’intimità delle sue note e del suo viaggio musicale, dove la luna è spettatrice e protagonista. Dove le parole sono i nostri pensieri che con umiltà sono accompagnati da un napoletano che, ancora una volta, ha dovuto varcare i confini italiani per essere valorizzato.

La Royal Albert Hall di Londra, già spaventa il nome per la sua importanza, ed è lì che gli inglesi l’hanno voluto.Così lo scorso 2 aprile ha intrattenuto tutti gli spettatori presenti al galà di apertura dell’Accidental Festival, dove forse gli italiani presenti, chiudendo gli occhi tra le note di Bavota, hanno grugnito i denti di rabbia ma lasciando trasparire un sogghigno di orgoglio.

Magari non sarà la canzone che vi rimarrà in testa tutto il giorno dopo che l’avete sentita alla radio, ma la musica di Bavota è ben altro; non ti arriva al primo ascolto ma ha bisogno di tempo; tempo, che come tutte le cose ben fatte, necessita e merita.

La Casa Sulla Luna è un disco che ti lascia timido agli occhi degli altri, tirando fuori le tue emozioni con un sorriso rivolto al cielo, magari proprio a cercare la luna crescente.

Bruno Bavota è accompagnato dal violoncello di Marco Pescosolido e dal violino di Paolo Sasso, il tutto prodotto dall’etichetta indipendente LizardRecord.

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Roberto Spigarelli
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