373° K
Lontano
(Cd, Autoproduzione)
rock melodico
________________
I 373° K arrivano al secondo album, Lontano. Il nome della band fa riferimento alla temperatura d’ebollizione, quella che a loro dire hanno nei loro cervelli, pieni di idee e di cose da raccontare.
E almeno i testi di quest’album gli danno ragione; animano canzoni dai tratti vagamente esistenzialisti, mediamente profonde e personali.
Il disco scorre via facilmente sia ad ascolti impegnati, sia ad ascolti distratti. Il problema però è soprattuto nella parte musicale, eccessivamente derivativa dal soft rock italiano dei Litfiba di Ligabue; si porta appresso linee vocali nello stesso stile, infarcite di qualche ohoh e qualche falsetto di troppo (La Fenice su tutte). Non c’è Più tempo per Voi, addirittura, “cita” senza ritegno Personal Jesus dei Depeche Mode, a sua volta estirpata da chissà quale blues, condendola in salsa Pelù.
Sia ben chiaro, i 373° K suonano e anche bene, ma si impigriscono in strade sin troppo battute, ballate comprese.
Gli ultimi articoli di Massimo Garofalo
- Einstürzende Neubauten: recensione di Rampen (apm: alien pop music) - April 11th, 2024
- Yard Act: recensione di Where's My Utopia? - March 2nd, 2024
- Swanz The Lonely Cat: recensione di Macbeth - February 4th, 2024
- House of Harm: recensione di Playground - December 27th, 2023
- Wings of Desire: recensione di Life Is Infinite - December 22nd, 2023